Non promettiamo miracoli ma un impegno incessante e autentico per far rinascere la nostra città e restituirle fiducia nel futuro
Qualche giorno fa, dopo aver postato su Facebook alcune considerazioni sui disservizi causati dalla fallimentare gestione amministrativa che il Comune ha subito negli ultimi anni, una cittadina di Pizzo ha commentato il mio intervento così: «Risolvere definitivamente determinati problemi non penso sia facile, caro Gianluca. Io ti auguro di riuscirci, soprattutto per il bene del paese, ma come pensi di affrontare una situazione catastrofica del genere? Senza un euro in mano? È facile dire prima: risolveremo tutto. Ma una volta lì? La gente si aspetta tanto... promettiamo il possibile».
Parole schiette che mi hanno fatto riflettere, perché non voglio che il progetto politico che stiamo costruendo insieme a tante persone venga percepito come l’ennesima sequela di promesse vuote destinate a sciogliersi come neve al sole dopo le elezioni.
Parole schiette che mi hanno fatto riflettere, perché non voglio che il progetto politico che stiamo costruendo insieme a tante persone venga percepito come l’ennesima sequela di promesse vuote destinate a sciogliersi come neve al sole dopo le elezioni.
Sono consapevole che chiunque diventi sindaco si troverà davanti una situazione catastrofica, molto difficile da raddrizzare, perché sono numerosi i danni causati dal malgoverno della vecchia classe politica. Sono anche convito, però, che il primo passo verso la rinascita di Pizzo sia nella presa di coscienza di questa situazione, affinché i cittadini recuperino il senso pieno e più vero delle elezioni: partecipare in prima persona alla costruzione del futuro.
La fiducia nella politica è oggi ai minimi storici in Italia, ma rassegnarsi al fatalismo del “tanto non cambia niente” e del “tanto sono tutti uguali” significa accettare passivamente che davvero nulla cambi mai. Cominciamo, dunque, con l’individuare i responsabili di questa situazione e neghiamo loro il nostro voto. Lamentarci perché le cose non funzionano e poi consentire ai soliti noti di governare ci rende corresponsabili del declino della città.
Circa le promesse impossibili, poi, ci tengo a rimarcare che - insieme a tutti quelli che mi affiancano in questa sfida - non ne abbiamo fatte e non ne faremo. Ma eliminare la spazzatura dalla strade, assicurare qualità e continuità nei servizi essenziali come la mensa scolastica e lo scuolabus, puntare alla riqualificazione urbanistica ostacolando ogni nuovo tentativo di speculazione edilizia, salvaguardare l’ambiente e la salute dei cittadini, non sono promesse impossibili da mantenere, ma fondamentali impegni da assumere verso una città che merita di ritrovare orgoglio e dignità.
Circa le promesse impossibili, poi, ci tengo a rimarcare che - insieme a tutti quelli che mi affiancano in questa sfida - non ne abbiamo fatte e non ne faremo. Ma eliminare la spazzatura dalla strade, assicurare qualità e continuità nei servizi essenziali come la mensa scolastica e lo scuolabus, puntare alla riqualificazione urbanistica ostacolando ogni nuovo tentativo di speculazione edilizia, salvaguardare l’ambiente e la salute dei cittadini, non sono promesse impossibili da mantenere, ma fondamentali impegni da assumere verso una città che merita di ritrovare orgoglio e dignità.
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