Articolo tratto dal Quotidiano della Calabria di sabato 10 novembre 2012
PIZZO - «Siamo al paradosso comico di un’opposizione che sbraita affinché venga riconosciuta la non regolarità del conto consuntivo che la sua stessa azione politica ha prodotto». Il sindaco di Pizzo, Gianluca Callipo, rimarca le profonde contraddizioni della polemica alimentata, in questi giorni, dai tre consiglieri di minoranza in merito al bilancio consuntivo del 2011. Il primo cittadino di Pizzo, davanti alle sortite dell’opposizione, decide, perciò, di rompere il silenzio e di replicare, con severità, alle critiche che gli sono state recentemente mosse sul rovente terreno di scontro rappresentato dal rendiconto consuntivo dello scorso anno, vale a dire «l'esercizio finanziario relativo alla vecchia amministrazione di centrodestra».
«I consiglieri Gammo, Marino e Perri - osserva Callipo - gridano allo scandalo perché durante l'ultima seduta di Consiglio avrei sottolineato la virtualità dell'avanzo di bilancio, ma non si pongono alcun problema in merito al fatto che quel consuntivo è frutto della passata gestione amministrativa. Fa quasi sorridere - rileva il sindaco in modo alquanto caustico - questo modo "tafazziano" di fare opposizione, con gli esponenti di forze politiche napitine fallimentari su tutti i fronti ma pronti a saltellare in giro e ad autoflagellarsi pur di attirare l'attenzione di un'opinione pubblica ormai stanca di questi siparietti».
Callipo, dunque, ridimensiona notevolmente la portata delle critiche, sottolineando, ancora una volta, come il bilancio consuntivo rappresenti il risultato documentale tra la voglia di efficienza della sua amministrazione e la fallimentare gestione passata. «Lo dice la parola stessa, consuntivo - sottolinea con evidente ironia il sindaco - trattandosi di un documento contabile che tira le somme di ciò che già è stato. Se i consiglieri di minoranza non lo condividono, se la prendano con gli amministratori della loro parte politica che ci hanno preceduti, in quanto noi ci siamo limitati a mettere nero su bianco l'andamento dei conti, depurandoli, per quanto possibile, dalle entrate farlocche che la passata amministrazione aveva disseminato ovunque nel tentativo maldestro di far quadrare le voci in uscita».
Il sindaco di Pizzo, proseguendo nella sua replica al vetriolo, rileva, riferendosi ancora ai consiglieri di minoranza, che «spacciarsi ora per anime candide, li rende davvero bizzarri agli occhi di chi sa bene come sono andate le cose negli ultimi anni, cioè quegli stessi pizzitani presso i quali vorrebbero riproporsi come integerrimi moralizzatori». Questo atteggiamento dell’opposizione, a giudizio di Callipo, avrebbe come unico effetto quello «di far perdere ai consiglieri Marino, Perri e Gammo ulteriore credibilità, dimostrando di non essere capaci di contribuire a un confronto serio e costruttivo sulla gestione della città». «Una minoranza che sarebbe tutta da ridere - conclude Callipo - se invece ai cittadini non venisse da piangere a guardare in che situazione hanno lasciato i conti del Comune e l'intera Pizzo».
Il mitico Tafazzi a Mai dire Gol
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