Politiche sociali, il Comune di Pizzo aderisce alla campagna nazionale per dire No alla violenza contro le donne
Pizzo in prima linea contro la violenza verso le donne, grazie all'approvazione della carta d'intenti promossa dal Comune di Torino nell'ambito della campagna nazionale "365 giorni No".
L'Amministrazione comunale napitina, infatti, ha ufficialmente aderito all'iniziativa, sostenuta anche dall'Anci, approvando con delibera di giunta il decalogo che impegna tutti gli enti aderenti a promuovere iniziative e comportamenti finalizzati a sconfiggere la violenza di genere e, in particolare, quella perpetrata dagli uomini contro le donne, come dimostrano i numerosi casi di cronaca nera che negli ultimi anni hanno fatto alzare il livello di guardia su un fenomeno purtroppo sempre più diffuso.
Dieci i punti programmatici previsti dal documento, che mira a consolidare il totale ripudio di ogni tipo di sopraffazione fisica e psicologica. In particolare, con l'approvazione di questo documento, Palazzo San Giorgio si impegna "a promuovere, anche in collaborazione con altri enti ed istituzioni e con la società civile, azioni e iniziative volte a prevenire ogni forma di violenza contro le donne e a rimuovere le cause che possono portare ad agire e a subire violenza; a istituire e sostenere reti che coinvolgano il più ampio numero di enti, istituzioni, servizi e associazioni, per individuare modalità di intervento coordinate e condivise; a rendere operativi i Centri antiviolenza e le Case rifugio per donne vittime di violenza; a realizzare progetti volti alla diffusione di una cultura dei diritti fondamentali e della non discriminazione di genere; a promuovere e sostenere iniziative di sensibilizzazione e informazione nelle scuole e nei luoghi frequentati da ragazzi e ragazze; a promuovere e sostenere progetti volti al recupero degli uomini maltrattanti, per incoraggiarli ad adottare comportamenti non violenti nelle relazioni interpersonali, per prevenire nuove violenze e modificare i modelli comportamentali violenti".
Inoltre, il decalogo prevede il coinvolgimento degli organismi di parità, corsi di informazione e sensibilizzazione rivolti ai dipendenti e agli amministratori pubblici, nonché l'adozione nei propri Regolamenti di procedure che vietino l’utilizzo, anche da parte di soggetti privati, di messaggi pubblicitari che contengano immagini o frasi che offendono le donne o che istighino alla violenza contro di esse.
«Abbiamo aderito con convinzione a questa campagna di sensibilizzazione sostenuta dall'Anci e lanciata il 25 novembre scorso dalla città di Torino, in concomitanza con la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne - ha spiegato il sindaco di Pizzo, Gianluca Callipo -. Per un Comune è importante ribadire principi basilari di convivenza civile e democratica, mettendo al bando ogni forma di violenza, soprattutto quando viene perpetrata contro chi subisce situazioni di disagio e di sopraffazione quotidiana».
Soddisfazione è stata espressa dall'assessore alle Politiche sociali, Cristina Mazzei, che ha aggiunto: «Aderire all'iniziativa e approvare questo decalogo è un modo non soltanto per combattere questi fenomeni odiosi, ma per ricordare a noi amministratori che esistono priorità e valori da difendere sempre e comunque, anche quando l'attenzione potrebbe essere distolta da questioni più prosaiche come la crisi economica e la scarsità di risorse».
L'Amministrazione comunale napitina, infatti, ha ufficialmente aderito all'iniziativa, sostenuta anche dall'Anci, approvando con delibera di giunta il decalogo che impegna tutti gli enti aderenti a promuovere iniziative e comportamenti finalizzati a sconfiggere la violenza di genere e, in particolare, quella perpetrata dagli uomini contro le donne, come dimostrano i numerosi casi di cronaca nera che negli ultimi anni hanno fatto alzare il livello di guardia su un fenomeno purtroppo sempre più diffuso.
Dieci i punti programmatici previsti dal documento, che mira a consolidare il totale ripudio di ogni tipo di sopraffazione fisica e psicologica. In particolare, con l'approvazione di questo documento, Palazzo San Giorgio si impegna "a promuovere, anche in collaborazione con altri enti ed istituzioni e con la società civile, azioni e iniziative volte a prevenire ogni forma di violenza contro le donne e a rimuovere le cause che possono portare ad agire e a subire violenza; a istituire e sostenere reti che coinvolgano il più ampio numero di enti, istituzioni, servizi e associazioni, per individuare modalità di intervento coordinate e condivise; a rendere operativi i Centri antiviolenza e le Case rifugio per donne vittime di violenza; a realizzare progetti volti alla diffusione di una cultura dei diritti fondamentali e della non discriminazione di genere; a promuovere e sostenere iniziative di sensibilizzazione e informazione nelle scuole e nei luoghi frequentati da ragazzi e ragazze; a promuovere e sostenere progetti volti al recupero degli uomini maltrattanti, per incoraggiarli ad adottare comportamenti non violenti nelle relazioni interpersonali, per prevenire nuove violenze e modificare i modelli comportamentali violenti".
Inoltre, il decalogo prevede il coinvolgimento degli organismi di parità, corsi di informazione e sensibilizzazione rivolti ai dipendenti e agli amministratori pubblici, nonché l'adozione nei propri Regolamenti di procedure che vietino l’utilizzo, anche da parte di soggetti privati, di messaggi pubblicitari che contengano immagini o frasi che offendono le donne o che istighino alla violenza contro di esse.
«Abbiamo aderito con convinzione a questa campagna di sensibilizzazione sostenuta dall'Anci e lanciata il 25 novembre scorso dalla città di Torino, in concomitanza con la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne - ha spiegato il sindaco di Pizzo, Gianluca Callipo -. Per un Comune è importante ribadire principi basilari di convivenza civile e democratica, mettendo al bando ogni forma di violenza, soprattutto quando viene perpetrata contro chi subisce situazioni di disagio e di sopraffazione quotidiana».
Soddisfazione è stata espressa dall'assessore alle Politiche sociali, Cristina Mazzei, che ha aggiunto: «Aderire all'iniziativa e approvare questo decalogo è un modo non soltanto per combattere questi fenomeni odiosi, ma per ricordare a noi amministratori che esistono priorità e valori da difendere sempre e comunque, anche quando l'attenzione potrebbe essere distolta da questioni più prosaiche come la crisi economica e la scarsità di risorse».
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