Fondi Piar, 150mila euro al Comune di Pizzo per interventi a favore delle aree rurali e la creazione degli orti cittadini
La conferenza stampa di oggi |
Il positivo risultato amministrativo, conseguito anche grazie alla proficua sinergia che si è istaurata tra il Comune e il consigliere regionale Ottavio Gaetano Bruni, è stato presentato questa mattina nel corso di una conferenza stampa alla quale, oltre a Bruni, hanno partecipato il sindaco Gianluca Callipo e il presidente dell'associazione Pizzo prima di tutto, Pasquale Marino. È stato quest'ultimo, infatti, a sollecitare negli ultimi mesi una maggiore collaborazione tra Bruni e l'Amministrazione napitina, affinché l'iter di assegnazione dei fondi venisse costantemente monitorato in sede regionale, fino all'erogazione vera e propria. E proprio sugli aspetti sinergici ha messo l'accento il sindaco Callipo, che ha sottolineato la necessità di prescindere dalle diversità politiche, dando priorità alle esigenze del territorio.
«Quando si rivestono ruoli istituzionali, si lavora innanzitutto per la collettività e tutto il resto deve passare in secondo piano - ha detto Callipo -. Ciò che conta è risolvere i problemi e trovare le risorse per intervenire a vantaggio del territorio. L'assegnazione di questo finanziamento, ottenuto anche grazie all'impegno dell'onorevole Bruni, che ha seguito personalmente la procedura in sede regionale, dimostra che si può collaborare efficacemente nell'esclusivo interesse dei cittadini». Sulla stessa lunghezza d'onda il consigliere regionale, che ha speso parole di grande apprezzamento per Callipo, definito «un amministratore estremamente motivato e attivo, capace di conseguire risultati importanti grazie alla sua dinamicità».
«La litigiosità tra forze politiche diverse può rappresentare un grande svantaggio per i cittadini - ha aggiunto Bruni, rinnovando al sua disponibilità alla collaborazione con Pizzo -, perché spesso impedisce il raggiungimento degli obiettivi a favore della crescita e dello sviluppo. Come consigliere regionale, il mio impegno si dispiega a favore di tutte le provincie calabresi, ma in quanto Vibonese ho il dovere di prestare particolare attenzione a questo territorio, che sta pagando un prezzo altissimo alla crisi, con la lenta e inesorabile dismissione di tutte le maggiori realtà produttive». In quest'ottica, Bruni ha poi sottolineato come la Costa degli Dei e le sue potenzialità turistiche rappresentino la leva principale per risollevare le sorti economiche ed occupazionali del Vibonese. «L'entroterra montano è certamente importante, ma le chance di rilancio economico si concentrano soprattutto sul litorale e sulla sua capacità di attrarre investimenti - ha rimarcato -. Ecco perché un territorio di primaria importanza nelle dinamiche turistiche locali, come quello di Pizzo, deve essere sostenuto nei suo sforzi di crescita».
La conferenza stampa di oggi ha coinciso con la mobilitazione regionale di Lsu, Lpu e precari storici, tema sul quale si sono soffermati a lungo Callipo e Bruni, esprimendo solidarietà verso questi lavoratori e auspicando che si giunga ad una soluzione strutturale che consenta la stabilizzazione di chi, spesso da decenni, vive una situazione di precariato. In particolare, Callipo ha ricordato che attualmente, al Comune di Pizzo, il numero degli Lsu in servizio (48) supera quello dei dipendenti regolarmente in organico (39). «Sarebbe quindi impensabile rinunciare al loro apporto lavorativo senza pregiudicare la capacità dell'Ente di funzionare e continuare a erogare i propri servizi», ha affermato il primo cittadino.
Dal canto suo, Bruni ha annunciato l'intenzione di farsi promotore di un incontro tra una delegazione di lavoratori e l'assessore regionale al Lavoro, affinché dalla Regione vengano rassicurazioni precise sulla possibilità di riavviare i processi di stabilizzazione.
La conferenza stampa di oggi ha coinciso con la mobilitazione regionale di Lsu, Lpu e precari storici, tema sul quale si sono soffermati a lungo Callipo e Bruni, esprimendo solidarietà verso questi lavoratori e auspicando che si giunga ad una soluzione strutturale che consenta la stabilizzazione di chi, spesso da decenni, vive una situazione di precariato. In particolare, Callipo ha ricordato che attualmente, al Comune di Pizzo, il numero degli Lsu in servizio (48) supera quello dei dipendenti regolarmente in organico (39). «Sarebbe quindi impensabile rinunciare al loro apporto lavorativo senza pregiudicare la capacità dell'Ente di funzionare e continuare a erogare i propri servizi», ha affermato il primo cittadino.
Dal canto suo, Bruni ha annunciato l'intenzione di farsi promotore di un incontro tra una delegazione di lavoratori e l'assessore regionale al Lavoro, affinché dalla Regione vengano rassicurazioni precise sulla possibilità di riavviare i processi di stabilizzazione.
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