Bilancio, il Consiglio comunale approva il piano di riequilibrio finanziario e libera l'amministrazione dal peso dei debiti
«Per Pizzo questo è un nuovo inizio, una vera e propria rinascita amministrativa resa possibile da un lavoro durissimo che alla fine però ha dato i risultati sperati».
All'indomani del Consiglio comunale che ha approvato il piano pluriennale di riequilibrio finanziario, il sindaco Gianluca Callipo torna sulla questione per sottolineare l'eccezionalità di un risultato che mette il Comune nelle condizione di tornare a investire in servizi e opere pubbliche.
«Oggi, il Comune di Pizzo non ha più debiti fuori controllo - spiega Callipo -. Quando ci insediammo, poco più di 2 anni e mezzo fa, trovammo una situazione disastrosa. Davanti a noi c'erano soltanto due opzioni: avviare le procedure di dissesto o rimboccarci le maniche e provare a mettere ordine nei conti. Scegliemmo la seconda strada, ma è stata tutta in salita, con momenti davvero difficili».
Allo stato attuale, alcuni dei debiti più consistenti sono stati pagati (come i crediti vantati dalle imprese e il risarcimento per la Chiesetta di Piedigrotta), mentre altri gravami, come l'obbligo di restituzione al Ministero dell'Interno di un milione e 300mila euro per trasferimenti statali indebitamente percepiti in passato dal Comune, hanno trovato spazio nel piano pluriennale di riequilibro finanziario approvato sabato scorso dal Consiglio comunale.
«Questo importante strumento finanziario - continua Callipo - consente di assorbire in diversi anni deficit ancora esistente, pari a circa 8 milioni di euro, attraverso precise procedure di accantonamento delle risorse necessarie. Per la prima volta, quindi, si evita di riversare sulle future amministrazioni il peso dei debiti ereditati, ma viene adottata dal Comune una programmazione puntuale per la loro progressiva estinzione con le dovute coperture».
Non va dimenticato che per giungere a questo risultato Palazzo San Giorgio ha aderito due anni fa alla sperimentazione ministeriale dell'armonizzazione contabile, che impone bilanci esclusivamente di cassa, cioè basati sulle risorse effettivamente disponibili e non più sulle entrate presunte, spesso utilizzate impropriamente per far quadrare i conti soltanto sulla carta.
«Una rivoluzione contabile - continua Callipo - che da quest'anno sarà obbligatoria per tutti gli enti locali italiani, ma due anni fa rappresentava una sorta di prova di coraggio per chi decideva di adottare in anticipo questo metodo. Insomma, siamo orgogliosi sia del lavoro svolto nel nostro Comune sia del contributo concreto che abbiamo dato per testare a livello nazionale il nuovo sistema contabile».
Infine, il primo cittadino di Pizzo esprime apprezzamento anche per il senso di responsabilità espresso dai consiglieri di opposizione Holmo Marino e Francesco Gammo, che avrebbero potuto far saltare la seduta decisiva dell'ultimo Consiglio comunale per mancanza del numero legale.
«Pur avendo votato contro il provvedimento per coerenza con le proprie posizioni politiche - spiega Callipo -, non hanno abbandonato l'aula, consentendo così il corretto svolgimento del Consiglio e l'approvazione a maggioranza del piano di riequilibrio. Un segnale di forte responsabilità, che mi auguro possa rappresentare il viatico per una collaborazione più proficua con la minoranza, nell'esclusivo interesse per la città, fermo restando i diversi ruoli e prerogative».
All'indomani del Consiglio comunale che ha approvato il piano pluriennale di riequilibrio finanziario, il sindaco Gianluca Callipo torna sulla questione per sottolineare l'eccezionalità di un risultato che mette il Comune nelle condizione di tornare a investire in servizi e opere pubbliche.
«Oggi, il Comune di Pizzo non ha più debiti fuori controllo - spiega Callipo -. Quando ci insediammo, poco più di 2 anni e mezzo fa, trovammo una situazione disastrosa. Davanti a noi c'erano soltanto due opzioni: avviare le procedure di dissesto o rimboccarci le maniche e provare a mettere ordine nei conti. Scegliemmo la seconda strada, ma è stata tutta in salita, con momenti davvero difficili».
Allo stato attuale, alcuni dei debiti più consistenti sono stati pagati (come i crediti vantati dalle imprese e il risarcimento per la Chiesetta di Piedigrotta), mentre altri gravami, come l'obbligo di restituzione al Ministero dell'Interno di un milione e 300mila euro per trasferimenti statali indebitamente percepiti in passato dal Comune, hanno trovato spazio nel piano pluriennale di riequilibro finanziario approvato sabato scorso dal Consiglio comunale.
«Questo importante strumento finanziario - continua Callipo - consente di assorbire in diversi anni deficit ancora esistente, pari a circa 8 milioni di euro, attraverso precise procedure di accantonamento delle risorse necessarie. Per la prima volta, quindi, si evita di riversare sulle future amministrazioni il peso dei debiti ereditati, ma viene adottata dal Comune una programmazione puntuale per la loro progressiva estinzione con le dovute coperture».
Non va dimenticato che per giungere a questo risultato Palazzo San Giorgio ha aderito due anni fa alla sperimentazione ministeriale dell'armonizzazione contabile, che impone bilanci esclusivamente di cassa, cioè basati sulle risorse effettivamente disponibili e non più sulle entrate presunte, spesso utilizzate impropriamente per far quadrare i conti soltanto sulla carta.
«Una rivoluzione contabile - continua Callipo - che da quest'anno sarà obbligatoria per tutti gli enti locali italiani, ma due anni fa rappresentava una sorta di prova di coraggio per chi decideva di adottare in anticipo questo metodo. Insomma, siamo orgogliosi sia del lavoro svolto nel nostro Comune sia del contributo concreto che abbiamo dato per testare a livello nazionale il nuovo sistema contabile».
Infine, il primo cittadino di Pizzo esprime apprezzamento anche per il senso di responsabilità espresso dai consiglieri di opposizione Holmo Marino e Francesco Gammo, che avrebbero potuto far saltare la seduta decisiva dell'ultimo Consiglio comunale per mancanza del numero legale.
«Pur avendo votato contro il provvedimento per coerenza con le proprie posizioni politiche - spiega Callipo -, non hanno abbandonato l'aula, consentendo così il corretto svolgimento del Consiglio e l'approvazione a maggioranza del piano di riequilibrio. Un segnale di forte responsabilità, che mi auguro possa rappresentare il viatico per una collaborazione più proficua con la minoranza, nell'esclusivo interesse per la città, fermo restando i diversi ruoli e prerogative».
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