Bicentenario murattiano, gli amministratori di Pizzo a Napoli per coinvolgere il comune partenopeo e il consolato francese
Un momento dell'incontro al Comune di Napoli |
Obiettivo dell'incontro, promosso dall'assessore Mazzei, era quello di ottenere un maggior coinvolgimento da parte delle istituzioni partenopee nelle celebrazioni per il duecentesimo anniversario della morte di Gioacchino Murat, che ricorre quest'anno. Risultato raggiunto, visto che nel corso della riunione sono state gettate le basi per una duratura collaborazione che si protrarrà sino alle manifestazioni in programma a ottobre, quando si raggiungerà il momento clou delle celebrazioni, in occasione della rievocazione storica in costume della cattura, del processo e della fucilazione del giovane Re di Napoli, avvenuta a Pizzo nel 1815.
All'incontro di ieri hanno partecipato anche Renata De Lorenzo, docente di storia contemporanea dell'Università Federico II e presidente della Società napoletana di storia patria, e Luigi Mascigli Migliorini, docente dell'Università Orientale, tra i massimi esperti del periodo napoleonico.
Il Comune di Napoli concederà il proprio patrocinio agli eventi promossi in occasione del bicentenario murattiano e, insieme al Comune di Pizzo, organizzerà due importanti convegni internazionali, che si terranno in autunno nel capoluogo partenopeo e nella città napitina.
Intanto, oggi, sabato 9 maggio, si riunirà per la prima volta il comitato storico e organizzativo che ha il compito di mettere a punto le principali iniziative del bicentenario. Del comitato, che sarà presieduto dalla professoressa De Lorenzo, fanno parte, tra gli altri, la docente di storia moderna dell'Unical, Marta Petrusewicz, gli antropologi Vito Teti e Lombardi Satriani, il docente di Storia moderna dell'Università di Messina, Salvatore Speziale, e il professore statunitense John Davis, studioso dell'Ottocento italiano.
«La vicende storiche legate a Murat - ha affermato il sindaco Callipo - rappresentano un tassello importante del nostro passato. Celebrare il bicentenario della sua morte, cercando di valorizzare ulteriormente il suo legame con la città, significa dunque celebrare la stessa Pizzo. Ecco perché stiamo facendo il possibile per promuovere iniziative di spessore, che possano avere eco anche fuori dai confini regionali e nazionali. Coinvolgere il Consolato francese e il Comune di Napoli era una tappa obbligata in questo percorso di avvicinamento agli eventi principali che si terranno a ottobre».
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