Ventisei anni dalla tragedia del Moby Pince nella quale morirono 4 marittimi di Pizzo, lunedì la cerimonia commemorativa del Comune
Un nuovo anno è passato, portando il computo a 26, ma nonostante sia trascorso ormai più di un quarto di secolo dalla tragedia del Moby Prince, il ricordo delle vittime è ancora vivido nel sentimento nazionale. La città di Pizzo pagò un tributo molto alto in quel disastro, con il decesso di quattro marittimi napitini - Rocco Averta, Antonio Avolio, Francesco Antonio Esposito e Giulio Timpano - che si trovavano a bordo del traghetto per lavoro al momento della collisione con la petroliera Agip Abruzzo, perendo nell'incendio che causò in totale 140 morti. Come ogni anno, in occasione dell'avversario della tragedia, il 10 aprile, il Comune onorerà la memoria di quei concittadini con una cerimonia. Dopo la messa di suffragio nel duomo di San Giorgio, alle 19, celebrata dal parroco don Pasquale Rosano, il sindaco Gianluca Callipo poserà una corona di fiori dinnanzi alla targa commemorativa presente in piazzetta Padiglione. Il monumento, realizzato dall'artista Antonio La Gamba, è stato inaugurato lo scorso anno proprio in occasione del 25 anniversario dell'incidente.
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