Cultura e innovazione, Pizzo ospita la finale di Start Cup Calabria 2017: ecco tutte le idee imprenditoriali in gara

Cosa hanno in comune una borsa termica realizzata con scarti di lana e un semaforo intelligente in contatto con il nostro smartphone? Oppure nuovi farmaci per la cura del diabete e un social network per il riciclo dei materiali elettronici? Sono solo alcune delle 11 innovative idee imprenditoriali che parteciperanno alla finale della IX edizione di Start Cup Calabria, la business plan competition organizzata dai tre Atenei calabresi e da CalabriaInnova, in programma a Pizzo venerdì 14 luglio, sulle terrazze del Castello Murat, con inizio alle 19. A ricordarlo è l’assessore comunale alla Cultura Cristina Mazzei, che sta coordinando gli ultimi preparativi in vista di questo importante appuntamento che accenderà i riflettori sulla città napitina.
Delle 27 idee inizialmente in gara, illustrate attraverso un pitch di cinque minuti (cioè l’esposizione delle informazioni chiave del progetto), la giuria composta da rappresentanti dell’Università della Calabria, dell’Università Magna Grecia di Catanzaro, dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria e di FinCalabra, ha scelto le 11 che accedono così alla finale di Pizzo. Dopo la registrazione dei partecipanti e i saluti istituzionali, il programma della serata prevede due round, alle 21.15 e alle 22.15, durante i quali le squadre in gara cercheranno di illustrare al meglio le proprie idee imprenditoriali.
«La nostra città è orgogliosa di ospitare la finale regionale di Start Cup 2017 – ha commentato il sindaco di Pizzo e presidente di Anci Calabria, Gianluca Callipo – e ci stiamo preparando al meglio per accogliere i partecipanti. Si tratta di una competizione che non esaurisce il suo significato nella gara tra progetti diversi, ma è capace di dare un concreto contributo alla crescita di quella parte del tessuto imprenditoriale calabrese che esprime le maggiori potenzialità in termini di innovazione, ricerca scientifica e coinvolgimento dei più giovani. In altre parole, proprio ciò di cui è fatto il futuro».
Estremamente interessanti i progetti finalisti (4 del settore industrial, 4 di life science, 2 di ICT e 1 di cleantech-energy), che sono: B.T Bag, borsa termica realizzata con gli scarti di lana da allevamento di ovini e materiali riciclati; Biopharma membrane technologies, membrana ad alta efficienza per il settore farmaceutico; E-Waste Recycling, creazione di community per lo scambio e il riuso di scarti elettronici; GreenMo, produzione di superfood fresco tramite cialde; Innovative Foods, produzione di cibi funzionali a partire da alimenti nutraceutici; RY GoldZip, formulazione ad uso topico in grado di curare le ulcere diabetiche; Smart Mobilty Lab, dispositivo per l’ottimizzazione del funzionamento dei semafori basato su smartphone e big data; Smart Serra (Smart Greenhouse), sistema automatizzato per l’agricoltura; Sviluppo di nuovi farmaci per la cura del diabete (UnicalCare), sviluppo di molecole attivatrici di un nuovo target per la cura del diabete; Targa, app per inviare segnalazioni alle auto in caso di emergenze stradali e interagire con i conducenti; TaTomato, dispositivo all in one per la produzione e conservazione di salsa di pomodoro.
Allo scouting, lo scorso mese, si erano presentati oltre 180 aspiranti startupper, per un totale di circa 70 idee innovative presentate da laureati, studenti, dottorandi, ricercatori e docenti. Il 58% proveniente dalla provincia di Cosenza, il 20% da Reggio Calabria, l’11% da Catanzaro e il restante 11% da Lamezia Terme, Vibo Valentia e Crotone. I vincitori avranno la possibilità di accedere al Premio Nazionale per l’Innovazione, il concorso che riunisce tutte le business plan competition accademiche italiane, che quest’anno si svolgerà a Napoli dal 30 novembre all’1° dicembre.



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